Dietro le Quinte

Letteratura

Simon Scarrow: le Epiche Avventure di Catone e Macrone in Britannia

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Con Per la gloria dell’impero, edito da Newton Compton Editori con la traduzione di Francesco Chiaro, Simon Scarrow ci riporta al fianco dei “nostri eroi” Catone e Macrone in una nuova appassionante missione nelle lande più desolate ed inospitali dell’isola di Albione, nello specifico nell’attuale Galles.

Ci ritroviamo ancora una volta in Britannia. Siamo nel 52 d.C. e le tribù occidentali sono pronte a scendere sul piede di guerra, ben consce che, contro la disciplina e il coraggio dei legionari, occorrerà qualcosa di veramente speciale e luciferino. Macrone, ferito ad una gamba da uno spaurito adolescente, è rimasto a difesa del forte di frontiera in cui sono dislocati i Romani, mentre il prefetto Catone si unisce al legato Quintato che guida una rischiosa spedizione tra le montagne.

L’intento di Quintato è quello di consolidare le recenti conquiste schiacciando definitivamente la roccaforte dei Druidi, Mona. Ma, con l’inverno che avanza, l’impresa si trasforma in un incubo, funestata dalle piogge fredde, dalle tempeste di neve e dalle continue imboscate dei nativi. Quando le pattuglie di Macrone riferiscono gli strani movimenti degli indigeni tutto intorno al forte, un terribile sospetto prende forma nella mente del centurione.

È possibile che il governatore Quintato abbia davvero sottovalutato il nemico? Se c’è in atto un piano sofisticato e mortale, saranno il prefetto Catone e tutta la colonna romana a pagarne il terribile prezzo.

Ancora una volta, come di consueto, le colonne portanti del narrato sono il ritmo incalzante e la continua suspense, supportate dallo stile diretto ed asciutto di Scarrow. Da navigato cantore delle imprese militari di Roma, l’autore divide l’ordito su diversi piani narrativi che si concentrano sui nativi, sui soldati romani e sui loro comandanti, mentre Catone e Macrone ne sono l’immancabile collante, fermo restando che su ogni cosa aleggia la sporca politica di chi muove uomini e cose come sacrificabili pedine di una immensa scacchiera.

Questa volta i nemici non hanno un volto ben preciso (il Carataco dei precedenti romanzi, per intenderci), ma sono un indistinto coacervo di individui guidati dai Druidi, gli sfuggenti sacerdoti, invasati e fanatici, crudeli e determinati, che, soggiogando da sempre i nativi con la superstizione e la magia, guidano la rivolta ordendo un piano tanto sottile quanto efficace.

A volerli schiacciare, conquistando la loro roccaforte, l’isola di Mona, l’attuale Anglesey, è il legato Quintato, una pedina di Pallante, il potente liberto che trama per portare sul trono Nerone a scapito di Britannico, con cui è invece schierato Narciso, burattinaio, loro malgrado, di Catone e Macrone.

Il sottile intento del legato è quello di illustrare il proprio nome e, quindi, quello della sua gens. Il grande ed allettante bottino pare a portata di mano e stuzzica la smisurata ambizione di Quintato, che, dall’alto della sua arroganza, ha la presunzione di conoscere a tal punto il paese e il suo clima da intraprendere la sua campagna all’inizio dell’inverno, confidando in una rapida e vittoriosa conclusione.

Chi finirà per farne le spese sono però i poveri soldati, inconsapevoli pedine di un gioco che costerà loro la vita. Catone e Macrone, invece, separati forzatamente all’inizio del racconto, si ritroveranno fianco a fianco a metà del narrato, con il centurione che si troverà nella scomoda, e dolorosa condizione, di comunicare all’amico la più terribile delle notizie, la morte dell’amata Giulia. Pur sconvolto dal dolore atroce, Catone riuscirà tuttavia a mantenere il controllo delle sue emozioni e ad avere una serie di intuizioni che contribuiranno a salvare il salvabile.

Diversa stavolta l’ambientazione che vede i due costretti a confrontarsi con le montagne e la neve. La battaglia sarà epica, ma quel che davvero li porterà ad un passo dalla fine sarà la lunga marcia, in un territorio reso ancora più ostile dalle temperature glaciali, senza cibo e costantemente inseguiti da un nemico astuto, subdolo e feroce, come e più che in altre occasioni.

La conclusione non è tale, presupponendo un seguito, il risultato è però quello immancabile: una lunga full immersion in un mondo difficile, violento, e affascinante, in cui solo rimanendo fedeli ai veri valori della pietas romana, e, soprattutto, a sé stessi, sarà possibile sopravvivere.

Di Scarrow siamo ormai appassionati lettori e ogni romanzo della Eagles Series ci regala sempre qualcosa di nuovo non tradendo mai le attese. Buona lettura!

The Eagle Series

  1. Under the Eagle (2000) – Sotto l’aquila di Roma (Newton Compton Editori, 2009)
  2. The Eagle’s Conquest (2001) – Roma alla conquista del mondo (Newton Compton Editori, 2010)
  3. When the Eagle Hunts (2002) – La spada di Roma (Newton Compton Editori, 2011)
  4. The Eagle and the Wolves (2003) – Roma o morte (Newton Compton Editori, 2012)
  5. The Eagle’s Prey (2004) – La battaglia finale (Newton Compton Editori, 2013)
  6. The Eagle’s Prophecy (2005) – La profezia dell’aquila (Newton Compton Editori, 2013)
  7. The Eagle in the Sand (2006) – L’aquila dell’Impero (Newton Compton Editori, 2014)
  8. Centurion (2007) – Il centurione (Newton Compton Editori, 2009)
  9. The Gladiator (2009) – Il gladiatore (Newton Compton Editori, 2010)
  10. The Legion (2010) – La legione (Newton Compton Editori, 2011)
  11. Praetorian (2011) – Il pretoriano (Newton Compton Editori, 2012)
  12. The Blood Crows (2013) – Il sangue dell’Impero (Newton Compton Editori, 2014)
  13. Brothers in Blood (2014) – Sotto un unico impero (Newton Compton Editori, 2015)
  14. Britannia (2015) – Per la gloria dell’impero (Newton Compton Editori, 2016)
  15. Invictus (2016)

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